La storia di una vendetta. Di una tremenda,vendetta.
Mi riempie l'anima,ultimamente. Bramo il donarti il mio vermiglio dolore..
Sappi che tornerò per vendicarmi. Non finisce così,non ci finirà mai.
La pace non è un termine,un punto fisso,è un armistizio fra due devastanti conflitti. Ed il secondo è sempre peggiore del primo.
Perchè,sai..l'amore è un'eterna caduta al basso. E' l'eterna decadenza di una monade,il simbolo corrosivo e coperto di ruggire del tempo che fugge,della lampada che si consuma,del corpo che appassisce..Delle infinite cose che si corrompono e periscono.
Voglio affondare le mie unghie nella tua carne,vederne stillare sangue rosso. Ne ho bisogno. Tornerò,credimi,tornerò. E ti ucciderò. Avvicinerò piano,dall'oscurità della tua stanza silenziose,la candela di cera al tuo viso. E ti ucciderò,rapidamente. Non ti darò il tempo di corromperti,di insozzarti:rimarrai puro come eri. E tale sarai per l'eternità.
In quell'attimo in cui gusterò la tua agonia,sarò felice.
Si odia ciò che non si può avere..Si distrugge ciò che non appartiene. Lo si fa col martello,mentre gli occhi lacrimano amari,e le labbra sono strette e bianche.
La vendetta non purifica,non lava. NULLA pulisce,quando un volto è marchiato a fuoco.