Sono così triste...
E tu sei l'unica cosa che mi renda così..
E devo dirti Addio..
Come sempre..come da sempre son stata condannata a fare.. Non c'è mai stata speranza,mai.
Ma,in fondo,ho sempre tentato di lottare con le unghie e con i denti per te..
E' stato tutto inutile,è tutto inutile.. Tu non capirai mai,neanche il più grande sacrificio servirebbe a farti capire..
Devo arrendermi,per la prima volta nella mia vita,devo rinunciare.. Non voglio,voglio continuare a lottare per te fino alla fine..ma è inutile e doloroso,lo so.
Non scriverò più nulla qui..
I need to keep the scars,to prove there was a time I loved something more than life.
lunedì 27 settembre 2010
venerdì 24 settembre 2010
tutto.
Cristo,sto delirando..
Questa situazione sta diventando ridicola. Qua avvengone cose che non avrei mai immaginato,persone si rivelano ipocrite;malattie stroncano e malattie nutrono amori sbagliati.
Dir a loro ciò che provo? Mai.
Mai e poi mai. Neanche se ne valesse della fine del mondo. Preferisco vivere senza di loro,fingere che ormai nulla mi tocca,che sono forte,che sono una roccia incorruttibile dalle intemperie.
Forse lo sono. Mi sembrava di vedermi,sorridere con la mia faccia gelida e crudele. Perchè sono crudele.
E' per questo che la Ruota del Karma vuole girare.
Sono crudele,e vi odio. Vi odio come forse non odierò più in questa giovinezza buttata al vento;siete delle statue maledette,che mi guardano dal giardino pieno di rovi e si ABBRACCIANO.
Vedere quell'abbraccio e non farne parte mi uccide.
Io lo odio,il mio cuore. Odio me stessa. Odio tutto ciò che mi circonda.
Sono stanca di amare senza motivo. Di fingere di farlo,e vedere i ricordi più preziosi allontanarsi sempre più.
I ricordi veri,di una vita vera,vissuta appieno ma mai assaporata.
Darei l'anima,venderai l'anima al Diavolo per riviverei quei giorni. Per vivere davvero,per non essere qui ad assomigliare ad un'attrice nell'esistenza di qualcun'altro;per essere padrona delle mie azioni,e forse per cambiare i fatti successivi. Ma soprattutto per prendere e tenere con me tutto ciò che di più prezioso c'era: te.
Ho 18 anni,anzi neanche. Ho mai conosciuto l'Amore?
No,c'è tempo.
E i tuoi genitori,ti hanno amato?
Chissà. E questo mi strazia. Chissà se son capaci loro stessi,di amare.
No,non vi dirò mai che vi amo con tutto il mio cuore e tutta la mia forza,che la vostra mancanza ha ucciso sul nascere qualcosa di me.
Non dovrei sprecare il tempo sulle bare dei ricordi,ma non posso fare altrimenti. Tu mi ricordi giorni felici,lontani,quando neanche c'eri..non eri ancora nato!
Avrei voluto crescere assieme a te,avrei voluto che tutto ciò fosse stato diverso;che fossimo stati fratelli in un altro modo,che tu fossi stato il figlio di mia madre e mio padre. Come lo sono io.
Ma la tua mancanza ha impedito loro di amarsi. E ora io ne pago le conseguenze,cosa che,grazie a Dio,non avverrà con te.
Ho bisogno di Amore,di quello che non mi è mai stato dato. Lo cerco tra le Sue braccia,ma c'è veramente?
Questa situazione sta diventando ridicola. Qua avvengone cose che non avrei mai immaginato,persone si rivelano ipocrite;malattie stroncano e malattie nutrono amori sbagliati.
Dir a loro ciò che provo? Mai.
Mai e poi mai. Neanche se ne valesse della fine del mondo. Preferisco vivere senza di loro,fingere che ormai nulla mi tocca,che sono forte,che sono una roccia incorruttibile dalle intemperie.
Forse lo sono. Mi sembrava di vedermi,sorridere con la mia faccia gelida e crudele. Perchè sono crudele.
E' per questo che la Ruota del Karma vuole girare.
Sono crudele,e vi odio. Vi odio come forse non odierò più in questa giovinezza buttata al vento;siete delle statue maledette,che mi guardano dal giardino pieno di rovi e si ABBRACCIANO.
Vedere quell'abbraccio e non farne parte mi uccide.
Io lo odio,il mio cuore. Odio me stessa. Odio tutto ciò che mi circonda.
Sono stanca di amare senza motivo. Di fingere di farlo,e vedere i ricordi più preziosi allontanarsi sempre più.
I ricordi veri,di una vita vera,vissuta appieno ma mai assaporata.
Darei l'anima,venderai l'anima al Diavolo per riviverei quei giorni. Per vivere davvero,per non essere qui ad assomigliare ad un'attrice nell'esistenza di qualcun'altro;per essere padrona delle mie azioni,e forse per cambiare i fatti successivi. Ma soprattutto per prendere e tenere con me tutto ciò che di più prezioso c'era: te.
Ho 18 anni,anzi neanche. Ho mai conosciuto l'Amore?
No,c'è tempo.
E i tuoi genitori,ti hanno amato?
Chissà. E questo mi strazia. Chissà se son capaci loro stessi,di amare.
No,non vi dirò mai che vi amo con tutto il mio cuore e tutta la mia forza,che la vostra mancanza ha ucciso sul nascere qualcosa di me.
Non dovrei sprecare il tempo sulle bare dei ricordi,ma non posso fare altrimenti. Tu mi ricordi giorni felici,lontani,quando neanche c'eri..non eri ancora nato!
Avrei voluto crescere assieme a te,avrei voluto che tutto ciò fosse stato diverso;che fossimo stati fratelli in un altro modo,che tu fossi stato il figlio di mia madre e mio padre. Come lo sono io.
Ma la tua mancanza ha impedito loro di amarsi. E ora io ne pago le conseguenze,cosa che,grazie a Dio,non avverrà con te.
Ho bisogno di Amore,di quello che non mi è mai stato dato. Lo cerco tra le Sue braccia,ma c'è veramente?
giovedì 23 settembre 2010
Through The Barricades..
Il mio maledetto senso dell'onore. Mi Blocca.
Come sempre. Come da anni.
Uccide il mio amore,uccide il mio affetto incondizionato,uccide la vita che potrebbe scorrere in me,Nuova.
Taglia di netto la gola a ciò che potrebbe esserci di nuovo in tutto questo. La Vita Nuova,la Fine del Vecchio Mondo,mai si avvicindano. La prima rimane sempre,sempre,sempre come una vecchia canzone,mai cambiata,cantata da un marinaio ubriaco in un mare equatoriale,piatto e soffocante.
Ma io devo rispettare i patti.
Devo pagare,contiunare a pagare e scontare tutto ciò che ho fatto,e che CONTINUO A FARE. Perchè,potrei mai smettere di farlo? Qualcuno ha la risposta? Se ce l'ha,lo prego di darmela.
Devo pagare. Devo pagare per non causare dolore;devo amare,per non causare dolore. La vita scorre lenta e monotona così,con la Ruota del Karma perennemente ferma tra Yin e Yang;tra il Bene e il Male.
Ma non è un Male assoluto,non lo è. Potresti mai essere tu,dolce creatura,il Male?
Questo Male è quello che potrei far io,e tu sei solo un puro tramite. E il Bene,come posso rappresentarlo come il ferire il mio animo ogni giorno?
E' il Bene,soffrire in silenzio ogni giorno? E' il Bene persistere in una scelta che so essere sbagliata fin dall'inizio?
E in tutto ciò,io tento di riequilibrare Yin e Yang,cosicchè la ruota penda solo un po' verso l'uno e un po' verso l'altra,a seconda dei casi e dei momenti.
Quell'immobilità,quella consolidata routine,mi uccide dentro. Ho bisogno di te,delle tue mani,della tua voce che mi da la buonanotte.
Non ne posso più di vivere in quel mare di calma piatta.
Come sempre. Come da anni.
Uccide il mio amore,uccide il mio affetto incondizionato,uccide la vita che potrebbe scorrere in me,Nuova.
Taglia di netto la gola a ciò che potrebbe esserci di nuovo in tutto questo. La Vita Nuova,la Fine del Vecchio Mondo,mai si avvicindano. La prima rimane sempre,sempre,sempre come una vecchia canzone,mai cambiata,cantata da un marinaio ubriaco in un mare equatoriale,piatto e soffocante.
Ma io devo rispettare i patti.
Devo pagare,contiunare a pagare e scontare tutto ciò che ho fatto,e che CONTINUO A FARE. Perchè,potrei mai smettere di farlo? Qualcuno ha la risposta? Se ce l'ha,lo prego di darmela.
Devo pagare. Devo pagare per non causare dolore;devo amare,per non causare dolore. La vita scorre lenta e monotona così,con la Ruota del Karma perennemente ferma tra Yin e Yang;tra il Bene e il Male.
Ma non è un Male assoluto,non lo è. Potresti mai essere tu,dolce creatura,il Male?
Questo Male è quello che potrei far io,e tu sei solo un puro tramite. E il Bene,come posso rappresentarlo come il ferire il mio animo ogni giorno?
E' il Bene,soffrire in silenzio ogni giorno? E' il Bene persistere in una scelta che so essere sbagliata fin dall'inizio?
E in tutto ciò,io tento di riequilibrare Yin e Yang,cosicchè la ruota penda solo un po' verso l'uno e un po' verso l'altra,a seconda dei casi e dei momenti.
Quell'immobilità,quella consolidata routine,mi uccide dentro. Ho bisogno di te,delle tue mani,della tua voce che mi da la buonanotte.
Non ne posso più di vivere in quel mare di calma piatta.
martedì 21 settembre 2010
He comes to me,every night in my dreams.
Die Nacht öffnet ihren Schoß
Das Kind heißt Einsamkeit
Es ist kalt und regungslos
Ich weine leise in die Zeit
Ich weiß nicht wie du heißt
Doch ich weiß dass es dich gibt
Ich weiß dass irgendwann
irgendwer mich liebt
He comes to me every night
No words are left to say
With his hands around my neck
I close my eyes and pass away
I don't know who he is
In my dreams he does exist
His passion is a kiss
And I can not resist
Ich warte hier
Don't die before I do
Ich warte hier
Stirb nicht vor mir
I don't know who you are
I know that you exist
Stirb nicht
Sometimes love seems so far
Ich warte hier
Your love I can't dismiss
Ich warte hier
Alle Häuser sind verschneit
Und in den Fenstern Kerzenlicht
Dort liegen sie zu zweit
Und ich
Ich warte nur auf dich
Ich warte hier
Don't die before I do
Ich warte hier
Stirb nicht vor mir
I don't know who you are
I know that you exist
Stirb nicht
Sometimes love seems so far
Ich warte hier
Your love I can't dismiss
Stirb nicht vor mir
Das Kind heißt Einsamkeit
Es ist kalt und regungslos
Ich weine leise in die Zeit
Ich weiß nicht wie du heißt
Doch ich weiß dass es dich gibt
Ich weiß dass irgendwann
irgendwer mich liebt
He comes to me every night
No words are left to say
With his hands around my neck
I close my eyes and pass away
I don't know who he is
In my dreams he does exist
His passion is a kiss
And I can not resist
Ich warte hier
Don't die before I do
Ich warte hier
Stirb nicht vor mir
I don't know who you are
I know that you exist
Stirb nicht
Sometimes love seems so far
Ich warte hier
Your love I can't dismiss
Ich warte hier
Alle Häuser sind verschneit
Und in den Fenstern Kerzenlicht
Dort liegen sie zu zweit
Und ich
Ich warte nur auf dich
Ich warte hier
Don't die before I do
Ich warte hier
Stirb nicht vor mir
I don't know who you are
I know that you exist
Stirb nicht
Sometimes love seems so far
Ich warte hier
Your love I can't dismiss
Stirb nicht vor mir
giovedì 16 settembre 2010
Assurdità!
Pretendo di fare shopping boicottando il mercato cinese!
Posso anche cominciare a vestirmi di cartone,allora.
Dio,che mondo di merda.
Posso anche cominciare a vestirmi di cartone,allora.
Dio,che mondo di merda.
lunedì 13 settembre 2010
mercoledì 8 settembre 2010
Mi viene da piangere. Nooo,il mio libro preferito da quando l'ho comprato per corrispondenza a scuola ( ndR),trasformato in un film del cazzo pieno di giapponesi!
Ma non son giapponesi,i protagonisti! Io Watanabe l'ho sempre immaginato con i capelli neri e gli occhi verdi! E Naoko castana! E Midori rossa di capelli!
Ma vaffanculo! Appena comincerò a vedere quei maledetti visinitutti uguali con quegli occhiacci a mandorla,giuro che la mia furia si abbatterà sul primo che darà ragione ai giappo.
Ma non son giapponesi,i protagonisti! Io Watanabe l'ho sempre immaginato con i capelli neri e gli occhi verdi! E Naoko castana! E Midori rossa di capelli!
Ma vaffanculo! Appena comincerò a vedere quei maledetti visinitutti uguali con quegli occhiacci a mandorla,giuro che la mia furia si abbatterà sul primo che darà ragione ai giappo.
sabato 4 settembre 2010
Non capisco perchè,dopo esser stato con una bellezza simile,tu pretenda di essere innamorato di me..
Non ti credo..no..non ti credo..
Come non credo a nessuno che mostra d'apprezzarmi..
Perchè tutti gli uomini son così; un bel culo,un paio di tette,un viso decente...
Tutte cose che non ho..
Cosa mi rimane? Un'intelligente abbastanza vasta,e un vago fascino..
Ma di bellezza vera,oggettiva,neanche l'ombra...
Non credo possibile che tu possa esser sceso così tanto,passando da lei a me..Io non ho nulla,nulla..Son brutta,e inoltre non ti piace nemmeno la mia voce..
Ma che cazzo campo a fare mi chiedo..
Non ti credo..no..non ti credo..
Come non credo a nessuno che mostra d'apprezzarmi..
Perchè tutti gli uomini son così; un bel culo,un paio di tette,un viso decente...
Tutte cose che non ho..
Cosa mi rimane? Un'intelligente abbastanza vasta,e un vago fascino..
Ma di bellezza vera,oggettiva,neanche l'ombra...
Non credo possibile che tu possa esser sceso così tanto,passando da lei a me..Io non ho nulla,nulla..Son brutta,e inoltre non ti piace nemmeno la mia voce..
Ma che cazzo campo a fare mi chiedo..
Che gran disdetta aver un carattere focoso,così focoso. Così infiammabile,come il petrolio che galleggia sull'acqua. Ed è una disdetta ancor più grande aver anche uno spaventoso orgoglio,un senso dell'onore senza eguali tra le persone che si hanno accanto. Eh già,non ho mai conosciuto qualcuno orgoglioso quanto me.
E non diquell'orgoglio sciocco che ti porta solamente alla rovina,bensì quello che aiuta a superare i dolori. Ma aiuta realmente? Spesso ho confuso il concetto di "rispetto di sè" e di orgoglio nudo e crudo e,pur ragionandoci su,non son riuscita a scinderli in due cose aliene tra loro.
Ma so che in questo caso si parlerà soltanto di rispetto di sè. Non saprtei spiegar il perchè,ma sento che è la più adatta definizione;sebbene in tutto ciò rientrino anche gli occhioni blu di un neonato.
Bene. Credo di aver sviluppato tale tipo di rispetto di sè,o orgoglio che dir si voglia,solamente da un paio d'anni. Ed il fatto più importante dell amia vita avvenne quasi 6 anni fa,quando ero ancora una vera e propria bambina. E allora,sì..allora sì,che puzzavo di latte.
(Digressione. Non so perchè sto scrivendo ciò su questo maledetto foglio virtuale,ma so di averne un maledetto bisogno. Perchè qui son Galadriel,non son Giulia; e anche se fossi Giulia,nessuno conoscerebbe il mio volto. Tranne forse quelle due o tre persone,che poi mi verrebbero a chiedere spiegazioni,che ovviamente non darei. E perchè? Perchè non c'è altro da dire! Perchè avrei già lasciato che la mia coscienza fluisse tranquilla,riordinando quei neri fatti ,confessandoli ad un muto pubblico che chissà,forse capirebbe meglio dei colpevoli,in tutto ciò.)
Da quel che mi è stato raccontato,i miei si conobbero quando avevano all'incirca l'età mia e di Riccardo,per poi sposarsi nell'89.
E..quel che importa,in questo caso,da spiegare a me stessa,è mio padre. Che ebbe me a 30 anni circa,e che lasciò mia madre nel 2005,a 43.
Il nostro rapporto è..difficile da spiegare. Estremanente conflittuale,ma mai apertamente. Lui è una persona chiusa,e apparentemente incapace di dare amore. Esatto,è una certezza orripilante,ma è così.
So che Lui in tutti questi anni si è sforzato,eccome,di volermi bene,di farmi del bene. So che ha lasciato mia madre ANCHE per questo; in una scelta,nella sua vita,molto importante,ha optato per me,per rimanere accanto a me seppur con una donna diversa.
Da piccola giocavamo sempre insieme,mi portava spesso a fare lunghe passeggiate nei boschi,guardavamo film insieme e prendevamo il gelato. Non so esattamente quando iniziò a ignorarmi;chissà,forse perchè gli ricordavo troppo sua moglie,quella donna che tanto lo aveva fatto e tanto lo faceva soffrir.
Non so neanche cosa accadesse in cuor suo,non lo so.
Lui s'è sforzato di farmi del bene,ma non c'è riuscito. Non c'è riuscito mai. Tutto l'affetto che mi ha fatto mancare,e le ingiustizie subite,le ho sempre giustificate,sempre. Dicevo sempre "Povero papà,ha tanto sofferto,nella vita si fanno degli errori,ma un giorno li saprà riparare,saprà ricucire le ferite..e inoltre lo fa involontariamente..è così,è papà."
Lui sì,mi portava a prendere il gelato;ma perchè andava a lui. Se guardavo un film assieme a lui,era perchè voleva compagnia. E del resto,a che pro vagare per i boschi attorno a Viterbo da soli,senza nessuno che ti porti il cestino per i funghi?
A suo modo però,molto suo,prediligendo la mia compagnia a quella dei suoi stramaledetti amichetti dell'epoca,mi voleva bene. Sicuramente gli mancavo quando non mi vedeva,sicuramente soffriva degli attriti tra me e la sua maledettissima sorella.
Eh,sua sorella. E' un discorso lungo,lontano nel tempo e che troppe volte ho sviscerato senza cavarne un nonnulla di buono e di savio.
Ma tornando a lui,mi volle bene per davvero,seppure a modo suo. Pur riempiendomi di ingiustizie da che ricordo,mi volle veramente bene.
Tutto ciò finì quando si lasciarono.
Sapevo,anche se a 12 anni,che avrei perso il padre che non ho mai avuto;perchè,anche se piccola,è a quell'età che inizi ad aprir gli occhi al mondo,e a trovare le motivazioni non apparenti nei gesti delle persone; e mio padre,è una persona enigmatica che invoglia a farlo. Invoglia a cercare le parole che non dice,nelle sue silenziose azioni.
Ebbene,persi mio padre,tanto quanto mia madre perse un marito. Ma forse è,mai stato un padre?
Questa domanda me la posi 6 anni fa,trovandone solo a tratti la risposta,che è sia sì che no. Ovvio,vi son stati padri peggiori e migliori,ma solo ora,guardando il visino paffutello di suo figlio,ho trovato la risposta.
Padri si diventa,sì,si diventa.E in alcune persone per esserlo,c'è bisogno di sentir il figlio,di sangue o meno,come PROPRIO. Come proprietà.
Io non ero sua,secondo lui. Non lo ero mai stata e non lo sarei mai stata. Rinunciò a farmi da padre e a crescermi appena vide che ero una femmina,appena seppe che mi sarei chiamata Giulia e che avevo i capelli neri e leggevo Tolstoj.
Gli anni successivi a quella separazione,li ricordo come vaghi. Pieni di dolore in ciò che restava della mia famiglia, col groppo alla gola appena vedevo una coppia di 40 enni e il loro figli,ma privi di lacrime.
Non piansi mai,ricordo. Mai. Per i 3 anni successivi a tutto quello,non piansi mai. Neppure quando diedero 2 mesi di vita a mia nonna,piansi. Neppure quando mi innamorai per la prima volta senza esser ricambiata,piansi.
E non piansi neanche quando vidi papà con un'altra,e seppi il nome di quest'altra.
Non piansi mai,salvo qualche lacrimuccia per via di litigate nostre,con mia madre. Non tirai mai fuori le lacrime di rabbia e disperazione che avevo accumulato durante quegli anni,quei mesi,quei giorni,e quei terribili minuti.
In quel periodo continuammo a vederci,seppur di rado,io e papà.O meglio,per circa due anni ci vedemmo spesso;lui e la sua nuova donna abitavano in questo paese. Andavo a cena da lui,sotto gli occhi sospettosi e freddi di lei.
Non l'ho mai trattata freddamente,nè con indifferenza. Ho cercato sempre,tramite lei,di trovare dell'affetto per me in mio padre;e forse,poco poco,come un fiammifero nel buio,in quegli anni l'ho trovato. Perchè,non avendo mai conosciuto mio padre,col genere maschile brancolavo nel buio;e finii per gettarmi tra le braccia,per un anno e mezzo,di un disgraziato che,forse,è stato anche più sfortunato di me.
Di Lei,non ho mai avuto opinioni particolari. Non è una persona per cui si possano avere delle particolari opinioni. E' il tipo di persona ordinaria,che però,essendone cosciente,conta sulle poche doti che ha; l'ordine meticoloso nelle cose,la parlantina,ed una falsissima sensibilità che però,a quanto sembra,ha avuto molto presa su mio padre. E tutto questo castello di carte false lo mantiene in equilibrio solo grazie ad una stravagante dose di amor proprio,che sicuramente ha concorso a renderla malata. Eh già,anche lei è malata della solita Amarezza,ma in un modo così grave,da essere una vera e propra sindrome.
Ma in tutta questa ordinarietà,lei ha una cosa che è comune a quasi tutti gli uomini: l'invidia. Sì,lei è il tipo di persona che si rode l'animo per essa,incolpandone altri di esserne vittima.
Assieme all'Invidia,coltiva la Gelosia. Credo sia per questo,che non mi ha mai sopportato. Ed è giunta ad odiarmi. E per sentirsi più sua,per averlo suo,mio padre,MIO padre,pur con tutta la sua malattia,decise di avere un figlio con lui.
Così,finalmente,lui trovava ciò che non aveva potuto avere con mia madre:un figlio PROPRIO,da amare come un diamante nella mano di una donna. E lei,con lui,trovava l'uomo che finalmente le donava il giocattolo che prima dei 45 anni non aveva mai avuto,che nessun altro volle darle prima.
E mio padre,quando nacque un florido bambino di 3 kg e mezzo,rinunciò per sempre a volermi bene come ad una figlia.
Un giorno,mentre abitavano ancora qui,li sentii parlare. Parlavano di figli. Che avrebbero voluto avere un figlio.
Ricordo che poco più di anno fa,fu la prima volta che piansi lacrime sincere,vecchie 6 anni. Piansi per la sua cattiveria,per la sua mancanza di rispetto;piansi perchè aveva giudicato indifferente informarmi della sua intenzione di mettere al mondo un figlio con una donna che NON ERA MIA MADRE E MAI LO SAREBBE STATA. Lui,quelle lacrime,quelle che mi fece accumulare con i suoi silenzi quand'ero una bambina,quelle che presi quando andò a vivere con lei, e quelle che finalmente piansi quando vidi il brutto ventre di quella donna crescere,non le capì mai. Non capì mai perchè quella volta che gli parlai fui così cinica,e perchè,appunto,lo fossi diventata,da bambina dolce e affettuosa che ero.
Dio mio,quanto egoismo. Quanto. Come si può esser così?
Ieri,lei mi rimbeccò,come del resto ha fatto per tanti anni,e per tanti anni ho sopportato in silenzio. Ha mancato di rispetto a me,a mio padre ( che si richiuse nei suoi soliti silenzi ) ed io corsi a piangere nel bosco. Da sola,come una bambina rimproverata dai genitori. E cominciai a sfogar altre lacrime che chissà da quanto giacevano lì..
L'unica cosa che fu capace di dirmi,davanti a tanto dolore fu "Vieni a mangiare,sennò si raffredda. X non ci sta con la testa."
E io " E perchè ci hai fatto un bambino,papà,perchè cazzo?"
"Se ne fanno tanti di sbagli nella vita..."
Come si può mettere al mondo una creatura per puro egoismo?Per amor proprio? Da entrambe le parti?
Che vita può crescere,se la cosiddetta madre lo tratta come da piccole,noi,trattavamo Sbrodolino?
E come può un padre essere geloso del proprio figlio,con la donna che teoricamente dovrebbe amare? Come può esserlo anche lei?
Perchè,papà,dimmi perchè...
Ti prego,non richiuderti nei tuoi silenzi..Ti prego.. Son stanca di darti fiducia e vederla distrutta,ogni schifosa volta? PErchè riesci solo ad infliggermi dolore,senza regalarmi neppure un sorriso sincero?
Ti SCONGIURO,sblocca quel cuore freddo che hai e aprilo a me. Ti prego,prima di morire,fallo. Dimmi che sei geloso che i ragazzi mi guardino,portami al cinema solo per star con me,comprami il gelato e mettimi lo zucchero nel caffè. Dimmi che sei contento di vedermi,e non quel solito abbraccio e quel solito "grazie" così dettato dall'abitudine.
Ti prego,lascia quella donna. Ti rovinerà,sarà la tua rovina!
Io non sopporto vedere quella balena al posto di mia madre!
Non sopporto più questo peso nel cuore,non sopporto più di soffrire nel vedere una cazzo di famiglia felice!
Voglio mamma e papà!
E non diquell'orgoglio sciocco che ti porta solamente alla rovina,bensì quello che aiuta a superare i dolori. Ma aiuta realmente? Spesso ho confuso il concetto di "rispetto di sè" e di orgoglio nudo e crudo e,pur ragionandoci su,non son riuscita a scinderli in due cose aliene tra loro.
Ma so che in questo caso si parlerà soltanto di rispetto di sè. Non saprtei spiegar il perchè,ma sento che è la più adatta definizione;sebbene in tutto ciò rientrino anche gli occhioni blu di un neonato.
Bene. Credo di aver sviluppato tale tipo di rispetto di sè,o orgoglio che dir si voglia,solamente da un paio d'anni. Ed il fatto più importante dell amia vita avvenne quasi 6 anni fa,quando ero ancora una vera e propria bambina. E allora,sì..allora sì,che puzzavo di latte.
(Digressione. Non so perchè sto scrivendo ciò su questo maledetto foglio virtuale,ma so di averne un maledetto bisogno. Perchè qui son Galadriel,non son Giulia; e anche se fossi Giulia,nessuno conoscerebbe il mio volto. Tranne forse quelle due o tre persone,che poi mi verrebbero a chiedere spiegazioni,che ovviamente non darei. E perchè? Perchè non c'è altro da dire! Perchè avrei già lasciato che la mia coscienza fluisse tranquilla,riordinando quei neri fatti ,confessandoli ad un muto pubblico che chissà,forse capirebbe meglio dei colpevoli,in tutto ciò.)
Da quel che mi è stato raccontato,i miei si conobbero quando avevano all'incirca l'età mia e di Riccardo,per poi sposarsi nell'89.
E..quel che importa,in questo caso,da spiegare a me stessa,è mio padre. Che ebbe me a 30 anni circa,e che lasciò mia madre nel 2005,a 43.
Il nostro rapporto è..difficile da spiegare. Estremanente conflittuale,ma mai apertamente. Lui è una persona chiusa,e apparentemente incapace di dare amore. Esatto,è una certezza orripilante,ma è così.
So che Lui in tutti questi anni si è sforzato,eccome,di volermi bene,di farmi del bene. So che ha lasciato mia madre ANCHE per questo; in una scelta,nella sua vita,molto importante,ha optato per me,per rimanere accanto a me seppur con una donna diversa.
Da piccola giocavamo sempre insieme,mi portava spesso a fare lunghe passeggiate nei boschi,guardavamo film insieme e prendevamo il gelato. Non so esattamente quando iniziò a ignorarmi;chissà,forse perchè gli ricordavo troppo sua moglie,quella donna che tanto lo aveva fatto e tanto lo faceva soffrir.
Non so neanche cosa accadesse in cuor suo,non lo so.
Lui s'è sforzato di farmi del bene,ma non c'è riuscito. Non c'è riuscito mai. Tutto l'affetto che mi ha fatto mancare,e le ingiustizie subite,le ho sempre giustificate,sempre. Dicevo sempre "Povero papà,ha tanto sofferto,nella vita si fanno degli errori,ma un giorno li saprà riparare,saprà ricucire le ferite..e inoltre lo fa involontariamente..è così,è papà."
Lui sì,mi portava a prendere il gelato;ma perchè andava a lui. Se guardavo un film assieme a lui,era perchè voleva compagnia. E del resto,a che pro vagare per i boschi attorno a Viterbo da soli,senza nessuno che ti porti il cestino per i funghi?
A suo modo però,molto suo,prediligendo la mia compagnia a quella dei suoi stramaledetti amichetti dell'epoca,mi voleva bene. Sicuramente gli mancavo quando non mi vedeva,sicuramente soffriva degli attriti tra me e la sua maledettissima sorella.
Eh,sua sorella. E' un discorso lungo,lontano nel tempo e che troppe volte ho sviscerato senza cavarne un nonnulla di buono e di savio.
Ma tornando a lui,mi volle bene per davvero,seppure a modo suo. Pur riempiendomi di ingiustizie da che ricordo,mi volle veramente bene.
Tutto ciò finì quando si lasciarono.
Sapevo,anche se a 12 anni,che avrei perso il padre che non ho mai avuto;perchè,anche se piccola,è a quell'età che inizi ad aprir gli occhi al mondo,e a trovare le motivazioni non apparenti nei gesti delle persone; e mio padre,è una persona enigmatica che invoglia a farlo. Invoglia a cercare le parole che non dice,nelle sue silenziose azioni.
Ebbene,persi mio padre,tanto quanto mia madre perse un marito. Ma forse è,mai stato un padre?
Questa domanda me la posi 6 anni fa,trovandone solo a tratti la risposta,che è sia sì che no. Ovvio,vi son stati padri peggiori e migliori,ma solo ora,guardando il visino paffutello di suo figlio,ho trovato la risposta.
Padri si diventa,sì,si diventa.E in alcune persone per esserlo,c'è bisogno di sentir il figlio,di sangue o meno,come PROPRIO. Come proprietà.
Io non ero sua,secondo lui. Non lo ero mai stata e non lo sarei mai stata. Rinunciò a farmi da padre e a crescermi appena vide che ero una femmina,appena seppe che mi sarei chiamata Giulia e che avevo i capelli neri e leggevo Tolstoj.
Gli anni successivi a quella separazione,li ricordo come vaghi. Pieni di dolore in ciò che restava della mia famiglia, col groppo alla gola appena vedevo una coppia di 40 enni e il loro figli,ma privi di lacrime.
Non piansi mai,ricordo. Mai. Per i 3 anni successivi a tutto quello,non piansi mai. Neppure quando diedero 2 mesi di vita a mia nonna,piansi. Neppure quando mi innamorai per la prima volta senza esser ricambiata,piansi.
E non piansi neanche quando vidi papà con un'altra,e seppi il nome di quest'altra.
Non piansi mai,salvo qualche lacrimuccia per via di litigate nostre,con mia madre. Non tirai mai fuori le lacrime di rabbia e disperazione che avevo accumulato durante quegli anni,quei mesi,quei giorni,e quei terribili minuti.
In quel periodo continuammo a vederci,seppur di rado,io e papà.O meglio,per circa due anni ci vedemmo spesso;lui e la sua nuova donna abitavano in questo paese. Andavo a cena da lui,sotto gli occhi sospettosi e freddi di lei.
Non l'ho mai trattata freddamente,nè con indifferenza. Ho cercato sempre,tramite lei,di trovare dell'affetto per me in mio padre;e forse,poco poco,come un fiammifero nel buio,in quegli anni l'ho trovato. Perchè,non avendo mai conosciuto mio padre,col genere maschile brancolavo nel buio;e finii per gettarmi tra le braccia,per un anno e mezzo,di un disgraziato che,forse,è stato anche più sfortunato di me.
Di Lei,non ho mai avuto opinioni particolari. Non è una persona per cui si possano avere delle particolari opinioni. E' il tipo di persona ordinaria,che però,essendone cosciente,conta sulle poche doti che ha; l'ordine meticoloso nelle cose,la parlantina,ed una falsissima sensibilità che però,a quanto sembra,ha avuto molto presa su mio padre. E tutto questo castello di carte false lo mantiene in equilibrio solo grazie ad una stravagante dose di amor proprio,che sicuramente ha concorso a renderla malata. Eh già,anche lei è malata della solita Amarezza,ma in un modo così grave,da essere una vera e propra sindrome.
Ma in tutta questa ordinarietà,lei ha una cosa che è comune a quasi tutti gli uomini: l'invidia. Sì,lei è il tipo di persona che si rode l'animo per essa,incolpandone altri di esserne vittima.
Assieme all'Invidia,coltiva la Gelosia. Credo sia per questo,che non mi ha mai sopportato. Ed è giunta ad odiarmi. E per sentirsi più sua,per averlo suo,mio padre,MIO padre,pur con tutta la sua malattia,decise di avere un figlio con lui.
Così,finalmente,lui trovava ciò che non aveva potuto avere con mia madre:un figlio PROPRIO,da amare come un diamante nella mano di una donna. E lei,con lui,trovava l'uomo che finalmente le donava il giocattolo che prima dei 45 anni non aveva mai avuto,che nessun altro volle darle prima.
E mio padre,quando nacque un florido bambino di 3 kg e mezzo,rinunciò per sempre a volermi bene come ad una figlia.
Un giorno,mentre abitavano ancora qui,li sentii parlare. Parlavano di figli. Che avrebbero voluto avere un figlio.
Ricordo che poco più di anno fa,fu la prima volta che piansi lacrime sincere,vecchie 6 anni. Piansi per la sua cattiveria,per la sua mancanza di rispetto;piansi perchè aveva giudicato indifferente informarmi della sua intenzione di mettere al mondo un figlio con una donna che NON ERA MIA MADRE E MAI LO SAREBBE STATA. Lui,quelle lacrime,quelle che mi fece accumulare con i suoi silenzi quand'ero una bambina,quelle che presi quando andò a vivere con lei, e quelle che finalmente piansi quando vidi il brutto ventre di quella donna crescere,non le capì mai. Non capì mai perchè quella volta che gli parlai fui così cinica,e perchè,appunto,lo fossi diventata,da bambina dolce e affettuosa che ero.
Dio mio,quanto egoismo. Quanto. Come si può esser così?
Ieri,lei mi rimbeccò,come del resto ha fatto per tanti anni,e per tanti anni ho sopportato in silenzio. Ha mancato di rispetto a me,a mio padre ( che si richiuse nei suoi soliti silenzi ) ed io corsi a piangere nel bosco. Da sola,come una bambina rimproverata dai genitori. E cominciai a sfogar altre lacrime che chissà da quanto giacevano lì..
L'unica cosa che fu capace di dirmi,davanti a tanto dolore fu "Vieni a mangiare,sennò si raffredda. X non ci sta con la testa."
E io " E perchè ci hai fatto un bambino,papà,perchè cazzo?"
"Se ne fanno tanti di sbagli nella vita..."
Come si può mettere al mondo una creatura per puro egoismo?Per amor proprio? Da entrambe le parti?
Che vita può crescere,se la cosiddetta madre lo tratta come da piccole,noi,trattavamo Sbrodolino?
E come può un padre essere geloso del proprio figlio,con la donna che teoricamente dovrebbe amare? Come può esserlo anche lei?
Perchè,papà,dimmi perchè...
Ti prego,non richiuderti nei tuoi silenzi..Ti prego.. Son stanca di darti fiducia e vederla distrutta,ogni schifosa volta? PErchè riesci solo ad infliggermi dolore,senza regalarmi neppure un sorriso sincero?
Ti SCONGIURO,sblocca quel cuore freddo che hai e aprilo a me. Ti prego,prima di morire,fallo. Dimmi che sei geloso che i ragazzi mi guardino,portami al cinema solo per star con me,comprami il gelato e mettimi lo zucchero nel caffè. Dimmi che sei contento di vedermi,e non quel solito abbraccio e quel solito "grazie" così dettato dall'abitudine.
Ti prego,lascia quella donna. Ti rovinerà,sarà la tua rovina!
Io non sopporto vedere quella balena al posto di mia madre!
Non sopporto più questo peso nel cuore,non sopporto più di soffrire nel vedere una cazzo di famiglia felice!
Voglio mamma e papà!
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