I'm so confused,so hard to choose,between the pleasure and the pain..
Le tue parole di ieri mi hanno sconvolto. L'assurdità di tutto ciò è palpabile,sai? E' il Caso,che si muove tra di noi,un grande pachiderma con mille braccia,che si trascina lento cucendo fili o tagliendone altri. Vorrei tanto poterti dire la verità,ossia che ciò non ha senso. Non ha senso la nostra distanza,non hanno senso i tuoi sentimenti per me,non ha senso il modo in cui ci siamo conosciuti. Non ha senso che cada la grandine in piena Roma ad Aprile.
Ma non ha senso,più d'ogni altra cosa,che io oggi debba andare da lui. E che da oggi,da un piccolissimo gesto,dipende la mia intera vita futura. Ho paura,sai? Vorrei tanto dirtelo,spiegarti perchè,scoppiare a piangere sulla tua spalla. Ma questo non è possibile.
Vorrei poterti dire che il mio cuore se l'è portato via qualcuno molto tempo fa. E che tu non ci puoi fare niente per riprenderlo. Come non ha potuto farci nulla lui.
Sempre in bilico nei "vorrei",sono. Alla fine non agisco mai. Sono come Kierkegaard,ma forse lui era un po' più intelligente.
Ti dissi una cosa,quando ci vedemmo:che non avevo mai amato nessuno. Così è. Dato di fatto. Ho sempre semplicemente mantenuto dei patti,finchè il loro valore non si fosse esaurito,ed io non potevo far altro che accelerarne il corso. Sembra una semplice passività,detta così...Ma più mi guardo,più vedo che con la mia freddezza ho spezzato mille volte il cuore di un ragazzo innocente,che era davvero perdutamente innamorato di me. Ed io non ho mai saputo credergli.
Ho sempre messo l'orgoglio e l'onore prima di ogni altra cosa;prima della gioia,dell'ira,della passione.
E l'unica volta che ho tolto la maschera,son stata colpita ed affondata. Ero piccola,sì. Ma ero felice.
Tu mi vuoi? Io ti ho colpito così profondamente? Peccato,vorrei dirti. Peccato per me non sia così. Peccato non lo sia mai stato per nessuno. Nè per te,nè per lui.
A volte vorrei davvero,intimamente,condividere ciò che la gente,la gente che è fuori,che è comune,prova.
Ma "Ti amo" è solo una piccola parola,innocente in sè e per sè. Non pesa dirla,quando la si vede esposta negli occhi dell'altro.
Peccato,pensa il mio lato peggiore. Peccato,avrei potuto farti star male. Avrei potuto tentare di vendicarmi.
Ma contro di chi? Un fantasma?
Lui è morto,e nessuna preghiera può farlo tornare.
Le tue parole di ieri mi hanno sconvolto. L'assurdità di tutto ciò è palpabile,sai? E' il Caso,che si muove tra di noi,un grande pachiderma con mille braccia,che si trascina lento cucendo fili o tagliendone altri. Vorrei tanto poterti dire la verità,ossia che ciò non ha senso. Non ha senso la nostra distanza,non hanno senso i tuoi sentimenti per me,non ha senso il modo in cui ci siamo conosciuti. Non ha senso che cada la grandine in piena Roma ad Aprile.
Ma non ha senso,più d'ogni altra cosa,che io oggi debba andare da lui. E che da oggi,da un piccolissimo gesto,dipende la mia intera vita futura. Ho paura,sai? Vorrei tanto dirtelo,spiegarti perchè,scoppiare a piangere sulla tua spalla. Ma questo non è possibile.
Vorrei poterti dire che il mio cuore se l'è portato via qualcuno molto tempo fa. E che tu non ci puoi fare niente per riprenderlo. Come non ha potuto farci nulla lui.
Sempre in bilico nei "vorrei",sono. Alla fine non agisco mai. Sono come Kierkegaard,ma forse lui era un po' più intelligente.
Ti dissi una cosa,quando ci vedemmo:che non avevo mai amato nessuno. Così è. Dato di fatto. Ho sempre semplicemente mantenuto dei patti,finchè il loro valore non si fosse esaurito,ed io non potevo far altro che accelerarne il corso. Sembra una semplice passività,detta così...Ma più mi guardo,più vedo che con la mia freddezza ho spezzato mille volte il cuore di un ragazzo innocente,che era davvero perdutamente innamorato di me. Ed io non ho mai saputo credergli.
Ho sempre messo l'orgoglio e l'onore prima di ogni altra cosa;prima della gioia,dell'ira,della passione.
E l'unica volta che ho tolto la maschera,son stata colpita ed affondata. Ero piccola,sì. Ma ero felice.
Tu mi vuoi? Io ti ho colpito così profondamente? Peccato,vorrei dirti. Peccato per me non sia così. Peccato non lo sia mai stato per nessuno. Nè per te,nè per lui.
A volte vorrei davvero,intimamente,condividere ciò che la gente,la gente che è fuori,che è comune,prova.
Ma "Ti amo" è solo una piccola parola,innocente in sè e per sè. Non pesa dirla,quando la si vede esposta negli occhi dell'altro.
Peccato,pensa il mio lato peggiore. Peccato,avrei potuto farti star male. Avrei potuto tentare di vendicarmi.
Ma contro di chi? Un fantasma?
Lui è morto,e nessuna preghiera può farlo tornare.
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