Che vita disgraziata.
Tento spesso di cercare in me la raffinatezza nel sentire che tanto amo nelle persone.
E non trovo una minchia. Trovo solo sensazioni grossolane,appena sbozzate,come un non finito di Michelangelo,qualcosa che vorrebbe uscire dalla materia [grezza] grigia ma non può.
E perchè non può? Non lo so.
Costringo me stessa a vivere in un limbo fatto di bianco e nero,soltanto di bianco e nero. PErchè? Non lo so.
Anche se cerco raffinatezza e sfumature,son la prima a negarmele. Quando ammetto quei particolari,che hanno concorso a creare l'insieme attuale,piango come una bambina.
In ultima analisi,non accetto tutta quanta me stessa. Non accetto le piccole cose,le piccole sensazioni,gli amori brevi e fugaci,gli sguardi di sfuggita. Ne tantomeno i pianti sciocchi,le risate;tutto ciò che crea un legame,anche se spezzato precocemente. Minimizzo i dispiaceri,dal vivo.
Li riduco a nulla,mi ostino a passare sul ponte sullo strapiombo credendo che sia più solido e più sicuro del tranquillo sentiero che scende e risale.
E invece qui,quando scrivo,mi rendo conto dell'enormità di alcune situazioni presenti e passate. Sì,l'enormità. Di quanto io,in verità,ne ammetta a me stessa solo un 10%. La punta dell'iceberg.
Giusto,l'iceberg. Mi sento così fredda,sento così freddo nel mio cuore. Continuamente. Ho freddo dentro. Non permetto a nessuno [quasi] di scaldarlo. Ne ho paura? Forse.
Quelle sfumature,quelle ingiustizie che colorano la vita,mi hanno fatto soffrire tanto in passato. Ma non è giusto che io mi neghi tante piccole gioie,no? E perchè non lo capisco? Perchè non attuo questa merdosa politica del "prendi tutto quel che viene senza ripensamenti"?
Scrivo,scrivo,una spece di romanzo della mia noiosa vita,priva d'avvenimenti [semi] seri raccontandola come se ciò non mi tangesse. Ma mi tange. Non sono solo una critica osservatrice degli eventi,come un giorno lontano mi disse chi credeva d'amarmi.
MA mi ostino ad esserlo. VOGLIO essere solo un'osservatrice,ed avere parte attiva solo in ciò che mi concerne: fotografare,raccontare,aiutare. Ma posso? No. Non posso annichilire il mio cuore ed il mio Amore,ma vorrei tanto. Lo vorrei tanto,per non soffrire.
Oso,oso. Il coraggio non m'è mai mancato. Grido alle ingiustizie,grido per i miei diritti e per quelli degli altri; farò la giornalista solo per [tentare di] denunciare tutto l'orrore che ancora coesiste col perbenismo del 21# secolo.
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Merda,merda. Vedo solo merda. Ho bisogno di qualcosa per cui lottare,per Dio. Devo rialzarmi dalle sabbie mobili del mondo B/N.
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Per me l'Amore è tutto.
Ho letto solo adesso queste tue riflessioni.. E mi hanno colpito. Forse a me succede la stessa cosa: quando scrivo, mi sembro diverso, cambiato, forse scrivendo, esce in te quella parte che non vuoi far conoscere, e te stessa viene fuori.
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